𝗬𝗲𝗮𝗿: 1996
𝗚𝗿𝗼𝘂𝗽: Compagnia dell’Anello
𝗧𝗲𝘅𝘁: Mario Bortoluzzi, Marinella Di Nunzio
𝗜𝗻𝗳𝗼: This song was written in 1996, it was officially recorded only in 2002 on the album «Di là dall’acqua». The song is about Istria, Fiume and Dalmatia, former areas where many ethnic Italians lived and which have been de-Italianized since the end of the 2nd World War. At the end, the suffering of the Istrians who were expelled from their homeland or murdered is also remembered.
𝗟𝘆𝗿𝗶𝗰𝘀:
Nave che mi porti sulla rotta istriana,
nave, quanti porti hai visto? Nave italiana
Nave che attraversi il golfo di Venezia,
agile vai avanti anche solo per inerzia
Portami veloce sulla costa polesana,
corri più in fretta come una volpe verso la tana
E tu, signora bella, non sarai più sola:
danzeremo insieme nell’arena di Pola!
Ascolta in silenzio la voce delle onde,
ti porterà sicura verità profonde!
Perché in Istria non ti sembri strano:
anche le pietre parlano italiano! [2x]
Siamo nel Quarnaro e sempre più vicini,
solo ci circonda la danza dei delfini
E poi Arbe e Veglia ci guardano passare,
anche dopo cinquant’anni non si può dimenticare!
Ascolta in silenzio la voce delle onde,
ti porterà sicura verità profonde!
Perché in Dalmazia non ti sembri strano:
anche le pietre parlano italiano! [2x]
Nave che mi porti sulla rotta di Jünger,
nave, quanta gente è scappata da Fiume?
Pensa agli stolti che in televisione
chiamano Dubrovnik «Ragusa la bella»!
Ascolta in silenzio la voce delle onde,
ti porterà sicura verità profonde
Perché in Italia non dimentichiamo
quanto ha sofferto il popolo istriano
Perché in Italia non dimentichiamo
quanto sta soffrendo il popolo istriano!