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Oggi ti voglio parlare di uno strumento poco conosciuto, che viene utilizzato per segregare gli immobili, per ottenere una migliore pianificazione fiscale, che può avere diversi vantaggi: il trust immobiliare.
Purtroppo, in Italia, non c’è una legge specifica sul trust immobiliare, quindi vengono utilizzate leggi fatte in altri Paesi. Voglio iniziare dicendoti quali sono i tre soggetti principali, che vengono coinvolti all’interno del trust immobiliare:
1) Il disponente.
Il proprietario dell’immobile che si spossessa da esso e lo conferisce all’interno del trust.
Il trust viene gestito dal trastee, che è una società che si occupa di gestire l’immobile dall’interno ed ottenere gli obbiettivi indicati all’interno del contratto del trust.
La terza persona, l’ultimo, è il beneficiario, la persona che beneficerà di questo passaggio dell’immobile dal disponente, attraverso il trust, fino a quando non arriva al beneficiario.
Se non hai mai sentito parlare di trust immobiliare, sicuramente puoi sorprenderti.
“Ma cosa significa? Io ho un immobile, mi spossesso di questo immobile, rimane all’interno di un trust e poi arriva un disponente?“
Insomma, ci sono dei passaggi, che devono essere capiti in maniera approfondita, in quanto si parla di proteggere anche i propri patrimoni.
E come li si proteggono? Spossessandosi degli stessi. Può sembrare una cosa strana, ma ti assicuro che funziona proprio così.
Proviamo a fare un esempio: immaginiamo che tu abbia due immobili di proprietà, che decida di conferire all’interno di un trust questi due immobili, perché un domani vorrai che arrivino ai tuoi figli in successione.
Tieni presente che, attraverso il trust, si può anche scontare la legge sulla successione, quindi a livello di pianificazione fiscale è molto conveniente, perché si paga una percentuale sulla rendita catastale dell’immobile, c’è una franchigia che, a oggi, è di un milione di euro per ogni soggetto beneficiario, quindi è molto interessante.
Quindi cosa succede? Crei un trust. Ti spogli della proprietà, passi la proprietà, vai dal notaio e passi la proprietà all’interno del trust. Tieni presente che, in Italia, il trust va direttamente sul codice fiscale. Il codice fiscale della tua famiglia deve essere creato, quindi il trustee, la persona che gestirà l’immobile, non sarà proprietario dell’immobile.
Tu non lo sei più perché sei il disponente e ti sei spossessato dell’immobile, disponendolo verso il notaio, l’immobile è all’interno del trust, ma non è del trustee, il trustee è la persona che lo gestisce, nel frattempo che arriva al beneficiario.
Cosa accade?
I tuoi immobili non sono più tuoi, ma li hai conferiti all’interno del trust. Il trustee è una terza persona, che non sei te e che si deve muovere, cercando di ottenere gli obbiettivi che tu hai indicato all’interno del regolamento del trust.
Poi, questi immobili finiranno nelle mani dei tuoi figli, quindi finiranno nella misura e nel modo che tu hai determinato all’interno del contratto questo immobile.
Quindi avrai un ottenimento di riduzione per quanto riguarda il passaggio che arriverà a loro, in quanto, se tu passi attraverso il trust, ad oggi, sconti la tassazione sulla successione, che in Italia è ancora abbastanza vantaggiosa.
In più, diciamo che se il trust è costruito in maniera corretta e nei temi giusti, tu non hai problemi di alcun genere, perché è quasi inattaccabile.
Ho visto dei trust sgretolarsi in maniera molto facile da parte dei giudice, perché magari erano in una situazione debitoria già pregressa e poi hanno utilizzato il trust per andare a schermare questi immobili.
In questi casi non funziona e vengono smontati. Se tu sei fuori, sei in una situazione corretta e va tutto bene, se fai costruire nel modo giusto il tuo trust, puoi avere dei benefici molto importanti a livello di protezione dell’immobile e anche a livello di pianificazione fiscale, nel caso in cui deciderai di trasferire ad altre persone il tuo immobile.
Il motivo per il quale non è attaccabile un trust costruito bene è e che tu ti sei spossessato dell’immobile, quindi non sei il proprietario; l’immobile è all’interno del trust, ma non è del trastee e non è del beneficiario, quindi è in una situazione per la quale non può essere aggredito.
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