Chiamatemi Rimini.

Chiamatemi Rimini, terra di acqua salata e gente in festa. Chiamatemi Rimini, questo mio nome che si fa sentimento nel mondo: gli ombrelloni adocchiati dalla collina, i desideri esauditi e l’estate con un’anima leggera: cosa vuol dire leggera? Aprirsi alla vita e alle strade future che il mio spirito antico protegge, poi proseguire fino alla palata: c’è un faro giallo là in fondo, è un occhio che guida agli approdi attesi, e finalmente avuti. Chiamatemi Rimini, nella danza dei giorni: un granello di sabbia sorvola i teatri e le veglie davanti alle case, plana oltre le ruote panoramiche e i borghi dei pescatori, con i bambini a farsi grandi e i grandi a ritrovare il gusto delle cose bambine. Il buon mangiare, la lentezza dei gesti, le risate: e vivere. Vivere. Ancora un sipario alzato, quando la notte sopraggiunge e la giovinezza resterà nelle memorie. Chi mi conosce arriva e parte, ma ritorna sempre. Chi mi conoscerà, non se ne andrà mai davvero. Chiamatemi:
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