ROMMEL: LA VOLPE DEL DESERTO. STORIA DI UN SOLDATO.

Rommel il condottiero. Secondo appuntamento con il ciclo di documentari dedicati all’uomo che era destinato a diventare la «Volpe del deserto», universalmente considerato uno dei più abili comandanti nella storia militare del ventesimo secolo. Salve a tutti e bentornati al Museo della Battaglia di Vittorio Veneto, qui, sulla Linea della Memoria, lo spazio che dedichiamo a chi è curioso della storia. Eccoci al secondo appuntamento della serie «Rommel. Storia di un soldato» nel corso della quale analizziamo la figura di uno maggiori comandanti che la storia militare ricorda e lo facciamo proponendovi quattro documentari tratti dall’archivio audiovisivo nel Museo. Nello scorso episodio ci si siamo occupati dell’abbraccio mortale che ha legato Rommel a Hitler e lo abbiamo fatto grazie ad una produzione tedesca del 1998, targata ZDF, l’emittente di stato germanica, intitolata «Rommel das Idol» ovvero Rommel, l’idolo nella quale veniva illustrato come Adolf Hitler - di cui Rommel era un convinto estimatore – e la propaganda nazista si impossessarono della figura della volpe del deserto per utilizzarla ai loro fini. Oggi vedremo invece un documentario inglese del 1990 che ci racconta Rommel proprio dal punto di vista della storia militare, quella di un giovane studente tutt’altro che brillante, il quale provenendo da una famiglia nella quale sia il nonno che il padre erano stati insegnanti, rompe con la tradizione per abbracciare il mestiere delle armi. Il documentario non può che intitolarsi “Rommel. The desert fox”. Autore e regista é Hugh O’Neill per la britannica Castle Communications O’Neill ci mostra Rommel dare i primi segni del suo potenziale già nel 1915, durante la Grande Guewrr, quando ottiene la Croce di ferro di 1a classe per un’audace azione sul fronte francese. Vediamo il Rommel che non chiede mai alle sue truppe di fare ciò che lui stesso farebbe. Il Rommel che usando tattiche rivoluzionarie, riscrive le regole del combattimento tra carri armati: il Rommel che si copre di gloria prima in Francia e in poi nel continente nero alla testa dell’Afrika Korps: una parabola che si conclude con la morte quando i vertici del nazismo lo accusano di essere coinvolto nel piano per eliminare Hitler
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