Viaggio in Italia nel Patrimonio Unesco: Villa Adriana a Tivoli

Villa Adriana fu una residenza imperiale costituita da un eccezionale complesso di edifici classici che combinano elementi architettonici egizi, greci e romani. Per costruirla servirono circa vent’anni, tra il 118 e il 138 d.C., e vennero impiegate tecniche avanzate di costruzione e di idraulica. La Villa, destinata a diventare la residenza suburbana dell’Imperatore Adriano, si trova nel comune di Tivoli, nella provincia di Roma e nel 1999 venne nominata Patrimonio dell’umanità dall’ #Unesco. Il progetto architettonico della Villa, considerata la regina delle Ville imperiali dell’antica Roma per l’imponente grandiosità dell’architettura, rappresentava una vera e propria città, estesa su un’area di circa 120 ettari e divisa in quattro nuclei: gli edifici di rappresentanza e termali, il Palazzo imperiale, la residenza estiva e la zona monumentale. L’apparato decorativo e scultoreo era di altissimo livello: ovunque si trovano statue, giochi d’acqua, colonnati, marmi pregiati, affreschi, stucchi e mosaici policromi. L’uso di statue e il ruolo fondamentale dei giochi d’acqua, costituirono, inoltre, un modello per i giardini nobiliari rinascimentali, ispirati al gusto antico. Con il declino dell’Impero, la Villa subì varie razzie e per molti secoli venne lasciata in stato d’abbandono e sfruttata come cava di materiali da costruzione. Il prodigioso patrimonio di statue venne spogliato via via da papi e cardinali, a partire dal Cinquecento. Soltanto quando la Villa entrò nel patrimonio del Regno d’Italia, iniziarono le prime opere di recupero sistematiche e che durano ancora oggi, coinvolgendo specialisti archeologi internazionali.
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