Decibel Decibel

Non c’è più niente al mondo che ci faccia stare male; non abbiamo più una storia. Le nostre donne forse sono già fuggite altrove; loro non hanno memoria. E’ fuori legge, qui da noi, la poesia; le nostre madri sono già scappate via. Invece del sapore delle cose di famiglia noi abbiamo degli hot dogs. Invece del profumo dello sterco di campagna noi cerchiamo solo smog. Reminiscenze da ginnasio non ne ho, com’è romantico l’interno di un metro. Io sono figlio di transistors e computer, divoro scatole di carne Simmental. Psicanalizzami guardandomi nei buffer, sorrido solo con il Cardiobenzotal. Non sappiamo fare niente, ci applichiamo solamente a fare uno Chemin de fer Usciamo solo al buio e dormiamo al pomeriggio nelle nostre garçonniere Ma ci sovrasta di continuo come un boia, la vecchia mano deprimente della noia. Io sono nato tra telefoni e bottoni, non hanno visto neanche un santo nella Hall. Su, premi un tasto e ti farò delle canzoni, dovremo accendere candele al rock ’n’ roll. A volte quando piove occupiamo il nostro tempo con i flipper e i jukebox. Vediamo con distacco i nostri volti negli specchi con le anime ’on the rocks’. Giochiamo apatici all’incontro improvvisato con chi domani ci avrà già dimenticato. Io sono figlio di transistors e computer, divoro scatole di carne Simmental; psicanalizzami guardandomi nei buffer, sorrido solo con il Cardiobenzotal. Io sono nato tra telefoni e bottoni, non hanno visto neanche un santo nella Hall. Su, premi un tasto e ti farò delle canzoni, dovremo accendere candele al rock ’n’ roll.
Back to Top