Battisti.

“Seguir con gli occhi un airone sopra il fiume e poi ritrovarsi a volare e sdraiarsi felice sopra l’erba ad ascoltare un sottile dispiacere E di notte passare con lo sguardo la collina per scoprire dove il sole va a dormire domandarsi perché quando cade la tristezza in fondo al cuore come la neve non fa rumore E guidare come un pazzo a fari spenti nella notte per vedere se poi è tanto difficile morire e stringere le mani per fermare qualcosa che è dentro me ma nella mente tua non c’è Capire tu non puoi tu chiamale se vuoi emozioni tu chiamale se vuoi emozioni Uscir dalla brughiera di mattina dove non si vede ad un passo per ritrovar se stesso parlar del più e del meno con un pescatore per ore ed ore per non sentir che dentro qualcosa muore E ricoprir di terra una piantina verde sperando possa nascere un giorno una rosa rossa e prendere a pugni un uomo solo perché è stato un po’ scortese sapendo che quel che brucia non son le offese E chiudere gli occhi per fermar
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